Un orologio gotico che misura il tempo e la posizione dei corpi celesti...
L’orologio astronomico della Città Vecchia risale al 1410; fa parte dei più antichi strumenti del suo tipo in Europa. Sebbene abbia dovuto attraversare complesse peripezie storiche, esso si è conservato fino ai giorni nostri e rappresenta una testimonianza unica delle abilità tecniche del Medioevo, oltre ad essere un’incredibile opera che concentra in sè numerose fasi artistiche, dal Medioevo fino al XX secolo. L’orologio aveva la funzione di misurare il tempo e, allo stesso tempo, quella di rappresentare il movimento dei corpi celesti secondo il modello geocentrico di Tolomeo: al posto del sole, al centro della composizione si trova la Terra. La composizione dei quadranti rappresenta il sorgere e il tramontare del sole, il moto lunare, il calendario approssimativo e la posizione del sole nelle costellazioni dello zodiaco.
Una processione di personaggi rappresentanti gli apostoli appaiono ad ogni ora, uscendo da alcune finestrelle poste sui quadranti. I personaggi allegorici posti sui lati dell’orologio formano un contrappeso della speranza evocata dalla presenza dei santi: il ricco, che scuote il suo borsellino; il vanitoso, che si osserva allo specchio; infine, il gelido scheletro che, durante la processione degli apostoli, scuote una clessidra, ricordando la fugacità e la vanità di tutti gli sforzi umani. Nella fila di statue che ornano la parte inferiore dell’orologio troviamo la figura del filosofo, che cerca di scoprire il segreto del mondo; l’astronomo, che studia l’infinità del cielo; il cronista, che affronta la fugacità del tempo scrivendo tutto nelle sue cronache.
Accanto ai personaggi secolari troviamo anche la monumentale statua dell’arcangelo Michele, anch’egli fonte di speranza e forza. Le sculture ornamentali dell’orologio risalgono principalmente al XV. Lo splendido quadrante del calendario è opera di Josef Mánes e risale al 1865. Le figure degli apostoli hanno dovuto essere ricostruite dopo l’incendio che scoppiò nel municipio nel maggio del 1945.